Editoriale  di Gianni Segala

 

 

Un premio meritato

 

E' bello lavorare, darsi da fare, occuparsi di gare, allenamenti e organizzazione della società. Se questo è dettato da passione per lo sport e finalità educative è ancor più qualificante. Non attendersi riconoscimenti particolari per quello che si fa rientra nella "normalità", nel senso che l'impulso delle proprie iniziative è dettato da motivazioni personali che sostengono conseguentemente il proprio operato.

Questo non significa che non sia importante riconoscere l'impegno che una persona dà; anzi, è proprio il caso di evidenziare, quando c'è l'opportunità, i riscontri positivi del volontariato quando ci vengono riconosciuti dall'esterno.

E' bello quindi dare il giusto valore quando questo valore è riconosciuto dalla "famiglia" degli addetti ai lavori.

Teatro di questo riconoscimento è stata, il 25 gennaio 2003, la città di Mestre, sede quest'anno della festa dell'atletica veneta 2002, che ha visto la premiazione di società sportive, dirigenti e atleti che si sono distinti nella stagione agonistica scorsa a livello regionale, nazionale e internazionale: il titolo di atleta dell'anno è passato da MANUELA LEVORATO, vincitrice nell'edizione precedente, a ERICA ALFRIDI, la marciatrice veronese vincitrice della Coppa del Mondo e medaglia di bronzo agli Europei di Monaco dello scorso agosto.

Se il Veneto ha forti atleti, voglio pensare che abbia anche dirigenti di notevole spessore. Un'altra importante premiazione è stata infatti quella per il miglior dirigente veneto dell'anno. Un premio, questo, intitolato al veronese Sergio Pennacchioni che “allevò” tra gli altri il campione Olimpico di Maratona Gelindo Bordin e il campione Italiano dei metri 10.000 Loris Pimazzoni nell’allora società GAAC Eccocasa. Ebbene, con grande soddisfazione è stato chiamato sul palco il nostro dirigente GIORGIO MANTOVANI, vera colonna portante, da sempre,  della nostra società. Giorgio (Jojo per gli amici) è anche allenatore e responsabile tecnico del settore assoluto della squadra e questo la dice lunga circa l'impegno e il tempo che mette a disposizione da quando, si può dire, la società è nata.

Grazie Giorgio perché rappresenti la voglia di "fare" le cose e sei sempre disponibile a prendere di petto e con decisione quanto c'è da fare in società.

Voglio anche leggere, tra le righe di questo riconoscimento personale, l'intenzione della Federazione Italiana di Atletica Leggera di riconoscere all'intera società ATLETICA SELVA BOVOLONE il peso e il valore che ha dimostrato in 35 anni di storia nello scenario regionale e non solo, soprattutto per l'impegno prevalente che ha sempre dimostrato verso il settore giovanile.

Se la nostra società sta camminando con passo spedito verso il futuro è perché vive il presente con determinazione e lo vive con la condivisione di progetti insieme a TUTTI i dirigenti e allenatori della società.

Siamo consapevoli di dover progettare con la dovuta attenzione ai cambiamenti culturali e sociali che ci coinvolgono tutti, ma abbiamo ben chiaro anche che possiamo trasmettere dei valori solo se anche noi li possediamo: uno fra questi che pensiamo di possedere e che ci è dato dall'esperienza sportiva: si  ottiene qualcosa se si è disposti a "pagarla". Lo sport, quello pulito dei ragazzi che seguiamo, in questo è maestro. E alla fine, per un dirigente, vedere che con questo i ragazzi "crescono" è proprio …un PREMIO…MERITATO!