Come ogni anno, verso la metà di ottobre, una ristrettissima parte del direttivo si riunisce per eleggere l’atleta dell’anno: a comporre questo gruppo ci sono “i soliti ignoti”, allenatori e dirigenti che non figurano più tra gli atleti (io quindi sono esclusa).
Non sono presente a questa riunione “segreta” ma posso più o meno immaginare come si svolgono i fatti: mercoledì 15 ottobre, verso le 11 e mezza di sera (è quasi l’ora delle streghe), finita la riunione, “casualmente” sono seduti attorno al tavolino di un bar per una birra tutti quelli che devono decidere. Il responsabile tecnico, dopo un’attenta analisi dell’annata agonistica, mette sul tavolo i nomi e le motivazioni dei candidati al titolo di Atleta dell’anno 2003.
Seguono le solite discussioni costruttive volte a mettere in luce i pro e i contro di ogni candidatura, si scontrano le divergenze di opinioni, i favorevoli e i contrari e la cosa si prospetta abbastanza lunga, tutti però sono d’accordo sul fatto che nessuno se ne può andare finché non esce il nome del migliore atleta della società per quest’anno.
Ancora minuti e minuti di parlare e... è tardi, veramente tardi, ma finalmente la porta si apre, escono tutti dal bar e più di uno ha un sorriso dipinto sul volto: il verdetto è stato emesso.
Jojo il giorno dopo viene a casa mia (bello sforzo, deve solo attraversare il giardino!) e mi dice che Andrea Nadali, categoria cadetti, è l’atleta dell’anno 2003. Lì per lì penso ad uno scherzo ma poi vedo Jojo serio che mi dice anche che devo scrivere l’articolo perché è tradizione che sia l’allenatore a farlo.
Ed eccomi qua felicissima di adempiere a questo dovere, consapevole che per Andrea è una bella responsabilità; speriamo non si monti la testa, ma lui la testa ce l’ha ben piantata sulle spalle e lo ha pienamente dimostrato con i risultati ottenuti quest’anno: titolo regionale nel salto con l’asta e conseguente convocazione al criterium nazionale di categoria con la squadra del Veneto, sei record sociali stabiliti, quattro individuali e due di staffetta, alcuni dei quali considerati storici perché duravano da più di 15 anni .
Risultati a parte, se lo merita! Per l’impegno costante e continuo negli allenamenti e nelle gare; per la spericolatezza (forse sarebbe meglio dire l’incoscienza) con cui ha affrontato una specialità come l’asta (per molti, ma non per tutti!); per la simpatia e le cavolate con cui ha sempre rallegrato il gruppo (e non solo!); per lo stuolo di ragazze che avranno un motivo in più per ammirarlo; perché quest’anno si è dimostrato, in tutti i sensi, il migliore della nostra società e quindi è giusto che sia lui ad essere premiato.
Curriculum personale di Andrea:
data di nascita: 8/05/1988
altezza: m 1,78 (e tanta voglia di crescere)
peso: kg 62
professione: studente
allenatrice 2003: Claudia Mantovani
partecipazione ai campionati italiani: 1 (2003)
titoli regionali vinti: 1 (asta/2003)
segni particolari: si mangia le unghie fino all’osso
Progressioni |
|
m 60/80 |
m 300 |
asta |
lungo |
alto |
m 300hs |
pentathlon |
1999 |
11 anni |
9”7 |
|
|
3,34 |
|
|
|
2000 |
12 anni |
9”0 |
|
|
3,71 |
1,31 |
|
|
2001 |
13 anni |
8”6 |
|
|
|
1,10 |
|
|
2002 |
14 anni |
10”8 |
41”9 |
2,90 |
4,97 |
1,50 |
44”9 |
2072 |
2003 |
15 anni |
10”1 |
38”6 |
3,70 |
5,22 |
1,62 |
41”9 |
2559 |
Albo d’oro atleta dell’anno
1980 |
Doriana Vertuan |
1981 |
Beatrice Lucato |
1982 |
Gianluca Lanza |
1983 |
Paolo Borghesani |
1984 |
Alessandro Micheletti |
1985 |
Andrea Pelucco |
1986 |
Massimo Elettrini e Stefano Donadoni |
1987 |
Squadra maschile Cadetti |
1988 |
Elena Carmagnani |
1989 |
Sara Mantovani |
1990 |
Lino Santinato e Stefania Tambalo |
1991 |
Giorgio Sgarbossa e Diego Pizzoli |
1992 |
Sara Mantovani |
1993 |
Sara Mantovani |
1994 |
Simone Raffagnini |
1995 |
Simone Raffagnini e Giuliana Guarda |
1996 |
Matteo Turin e Giuliana Guarda |
1997 |
Antonio Turin |
1998 |
Massimo Bonfante |
1999 |
Andrea Pelucco |
2000 |
Claudia Mantovani |
2001 |
Alice Zeviani |
2002 |
Paola Mantovani |