Jojo: “Borghe, Borghe se chelàltro de l’Atletica Spoleto el sbaglia el Nada l’ha vinto”.
Borghe: “Tasi Jojo tasi, che go zà i nervi a fior de pel”.
Inizia la rincorsa della terza e ultima prova dell’ultimo saltatore rimasto in gara a 4,50. Se sbaglia, Andrea è automaticamente Campione Italiano essendo stato l’unico a superare quella misura. Non ho mai visto una rincorsa durare tanto! Imbucata. Su con i piedi. Spinta. L’asticella cade inesorabilmente abbattuta. Toccata già con le gambe e poi con il petto! Sono circa le 11:00 di domenica 17 giugno.
Alzo le braccia al cielo ed esulto. Poi un po’ mi freno, ho l’allenatore dell’altro atleta a pochi passi. “Scusi, scusi tanto, ma per noi è una cosa troppo importante”. Quello mi guarda senza troppo rancore, con uno sguardo che mi giustifica. Non dice una parola e va verso il suo atleta appena eliminato e giunto secondo a complimentarsi. Forse anche lui in passato ha già provato emozioni del genere.
E’ la legge dello sport: Andrea oggi ha meritato di vincere con una gara pulita iniziata a 4,00, poi 4,20 e 4,40 tutti al primo tentativo. Poi qualche errore dovuto al cambio dell’asta e un salto perfetto a 4,50 con ampio margine. Infine, oramai vincitore, ha provato anche 4,70 fallendo di poco. Solo quindici giorni prima si era piazzato al secondo posto ai Campionati Italiani di Decathlon a Rieti. C’era qualche dubbio sul suo stato di forma. Ma sappiamo quanto Andrea sia preparato, caparbio e combattivo nell’affrontare le gare. Un premio meritato per lui e il suo tecnico Paolo Borghesani da molti anni (primi anni ’80) maestro di una delle poche scuole di asta nel veneto. Dai suoi insegnamenti sono arrivati molti titoli regionali e ricordiamo anche il primato Italiano Juniores che ha ottenuto con Giuliana Guarda nel 1997 con 3,60, misura che le valse anche la partecipazione ai Campionati Europei di categoria. Quello che succede dopo è una gran confusione. Mando messaggi con il cellulare a coloro che ci tengono a sapere una notizia del genere. Sbaglio anche qualche numero e ne spedisco anche a persone che non c’entrano niente ma che mi rispondono complimentandosi. La notizia si sparge in un baleno. Arrivano telefonate a me e al Borghe e tutti si complimentano. Poi arriva il Nada. Gli stringo la mano ma non riesco a parlare. Un nodo pesante mi blocca la gola. Lui mi capisce, ci dà le preziose aste da portare fuori e si avvia verso la premiazione e all’antidoping per il quale ha dovuto ingurgitare 2 bottigliette di acqua in quanto non riusciva a fare pipì.